Finlandream.

Päiväkirja suomalainen tyttö

ultimo step del Finlandream.

scrivo per l’ultima volta, scrivo perchè non avevo chiuso in bellezza, scrivo perchè devo chiudere questo capitolo della mia vita, questo capitolo che non potrò mai dimenticare.

E’ stato. rivoluzionario.

Nessuno potrà mai capire, al di fuori di me, quanto è stata realmente importante la Finlandia. Le storie che potrei raccontare…non potranno mai spiegare, quanto è stata significativa.

Ci sono cose, che nel corso della giornata che pensi costantemente, o per lo meno, almeno una volta al giorno non puoi non pensare a quella cosa, come mangiare,pensare alla tua famiglia,al ragazzo che ti piace,alla pipì,alla dieta che stai continuamente facendo. E quella cosa,continui a pensarla giorno per giorno. Ebbene, la Finlandia è costantemente presente nella mia testa, è qui con me, la tengo stretta e non la lascio scappare, è mia. E’ solo mia.

mi manca, ma mi è mancata anche l’Italia, ma proprio tanto. Ancora oggi, apprezzo aprire le ante del mio armadio,dormire nel mio letto, mangiare con la mia famiglia, passeggiare per strada, prendere il caffé, guardare il sole.

E’ stato. rivoluzionario.

si, una rivoluzione. Adesso ho una vita del tutto diversa, una vita che volevo, una vita che non riuscivo ad avere, una vita. Mi sento nel posto giusto; prima della Finlandia,non era quello giusto.

La Finlandia è stata il cambiamento che mi serviva, la svolta che aspettavo…

Non posso credere di pensare cose che prima non riuscivo a pensare, non posso credere di aver intrapreso una vita del tutto differente e lontana da quella che avevo. Mi sento energetica, mi sento nuova,fresca,pronta per l’uso. Adesso sono quella che volevo essere, sono quella che ho sempre desiderato di essere. Mi sento mia, non mi odio, mi piaccio.Mi voglio bene e sono fiera di me, sono orgogliosa di tutto quello che sono riuscita a fare.

Tira fuori il meglio di te. Fallo sempre, Imma.

“il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.
Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto

random senza senso.

31 dicembre 2011 e Imma é in libreria. Si, non sono di certo con la mamma a cucinare qualcosa di superfritto e calorico a base di pesce, non sto giocando a tombola, i miei genitori finlandesi hanno rinunciato a giocarci per la troppa complessitá.

Adesso sto aspettando una chiamata da qualcuno, ovvero da mia sorella, che mi dica: Imma ho trovato una festa per capodanno, visto che questo giorno voglio passarlo con lei.

Non posso crederci che tra 2 settimane rivedró l´Italia. Di solito dopo un viaggio, ritornando per Napoli, vedo sempre un incendio (puó confermarlo la mia famiglia) e mi chiedo se mai lo rivedró.

Sono appena tornata dalla palestra e ho i capelli cotonati. Mia madre in questi giorni mi sta insultando dicendomi che devo andare in palestra,ma a volte mi scoccio, e sono sempre stanca e voglio dormire…tutto dovuto al tempo che non aiuta. Ancora non riesco a concepire come il sole puó influenzarmi una giornata…ho avuto un periodo un pó triste che coincideva infatti con la settimana piú scura dell’anno.

Molti finlandesi mi chiedono dei propositi per il nuovo anno, io ho invece i propositi per il mio ritorno, e ne sono tanti. Il mio capodanno comincerá tardi.

Stando in Finlandia ho capito quanto é importante la salute e lo sport. Quando ritorneró, non so se mai l’ho scritto o lo ripeto ogni volta, vorrei cominciare ad andare a correre con il mio cane, voglio mangiare salutare ( e perdere anche questi miei 5kg di troppo, mi sento orribile). Vorrei cominciare a iniziare tante cose.

Papá vorrei ricominciare a suonare la chitarra, non quella elettrica, non quella classica, ma quella acustica…potremmo venderci entrambe le chitarre, ma ho paura di non riuscire a toccare neanche quella acustica. Non so perché…mi eccito subito per delle cose e poi mi spengo all’istante. Stessa cosa che dici tu e stessa cosa che mi disse la prof Longobardi.

Si, devo dirlo, la cosa che mi fa paura per il ritorno é la scuola, puó sembrare stupido ma é vero.

Quando ritorneró devo far capire a qualcuno di importante che é diventato spento, che la vita non é universitá, e non possiamo rifugiarci sempre nel nostro sporco mondo interiore. Bisogna essere vivi, e se si é spenti…basta solo un pó di arte e colori.

Stando in Finlandia, anche se qui sono tutti freddi, sono diventata piú empatica.

Adesso ho solo 15 minuti di tempo e poi devo staccare, e andró a casa. Prenderó prima la metro che da Itakeskus mi porterá ad Herttoniemi. Dopodiché prenderó il bus num.83 e andró a casa. Devo cucinare la pizza, o almeno l’impasto per mia madre.

 

un abbraccio a tutti e un felice anno nuovo. 🙂

Sota ei päätä kuka on oikeassa, vain sen että kuka on jäljellä

vivi e vivi,  normale la vita.

Solita sveglia alle 7.

Apri gli occhi, non riaddormentari! Alzati, e vai a mangiare subito qualcosa. Solito yogurt alla fragola e due fette di pane e prosciutto. Bicchiere d’acqua, solita pillola per le vitamine a gusto d’arancia e subito a vestirti, preparare la borsa e uscire di casa.

Stazione del bus: fa freddo. é buio, lo stesso buio che avevi lasciato alla tua finestra dopo aver chiuso gli occhi per andare a dormire.

Scuola,pranzo,scuola,corso di finlandese…e si ritorna la sera a casa. Oppure scuola,pranzo,scuola,palestra. Non mi piace stare a casa e non mi é mai piaciuto. Ma forse dovrei imparare a non fare niente, quando si fa qualcosa non si pensa.

Bella la vita qui, finalmente. Ma la Finlandia é diversa…diversa da me, da te. Diversa. Le sue abitudini ti stupiscono, ti fanno aprire gli occhi. Le differenze, sono quelle che ti fanno sorridere, che ti fanno pensare. Ma sono veramente adesso diversa? Tutto ció che sembrava diverso adesso mi é cosí normale.

Mangiare un insalata alle 7 di mattina, o del pane con il prosciutto…in Italia, non riuscivo neanche a guardarlo, avevo il mio amatissimo latte con i biscotti. Come faró quando ritorneró? non ci sará piú il mio pane nero, il mio yogurt con 40kcal ogni 100g, non ci sará il prosciutto super confezionato.

In Finlandia tutto é diverso. In finlandia amano il buon cibo e mangiano per vivere, si ma mangiano ogni 3/4 ore perché finisce la digestione. In Italia mangiamo tanto ma poche volte.

In Finlandia, i ragazzi usano i leggins per il freddo; in Italia solo le ragazze, sotto le gonne. In Finlandia i 20 gradi sono la loro estate e il -20 il loro inverno. In Italia i 10 gradi d’inverno ci bastano e ci spaventano.

In Finlandia amano bere di tutto, tranne l’acqua, hanno l’acqua al sapore di fragola,di mirtilli,hanno i superdrink,la pepsi max, bevono latte durante il pranzo e la cena; In Italia amiamo solo il buon vino e la birra con la pizza, e solo acqua.

In Finlandia, non conoscono il bere per divertirsi. In Italia amiamo il limoncello dopo il pranzo o la cena.

In Finlandia non c’é il sole, subito é notte. La mattina é notte, il pomeriggio é notte.

La Finlandia é un paese per tristi, l’Italia per felici.

In Finlandia vanno sempre di fretta; in Italia beviamo caffé seduti.

In Finlandia bisogna avere una vita attiva, in Italia puoi farti la pennichella di pomeriggio.

In Finlandia non si ha tempo per respirare, in Italia hai tutto l’ossigeno che vuoi.

In Finlandia bisogna stancarsi tutta la settimana, per potersi godere il week-end; In Italia non conosciamo la bellezza del week-end.

I Finlandesi sono timidi, ma non hanno vergogna di fare la sauna nudi. In Italia siamo espansivi,estroversi e per niente timidi, ma abbiamo vergogna di mostrare le nostre nuditá.

In Finlandia, prendere il bus o la metro, significa andare a messa, silenzio assoluto. In Italia, quando prendi il bus le vecchiarelle ti raccontano della loro vita.

In Finlandia, tutte le case sono sporche, le persone lavorano e aspettano il week-end per pulire. In  Italia abbiamo la mamma.

In Finlandia, se devi mandare qualcosa per posta a una coppia, si deve scrivere prima il nome della donna e poi dell’uomo; In Italia tutto prima l’uomo.

In Finlandia non esiste la distinzione tra maschi e donne come nella lingua finlandese esiste un unico pronome personale per parlare di uomo e donna (Hän). In Italia, tutto é differente tra uomo e donna.

La finlandia é il primo paese in Europa che ha dato la possibilitá alle donne finlandesi di votare, nel 1906. L’Italia ha ritardato di parecchio.

In Finlandia, non esiste la distinzione tra maschi e donne, ma quando ti sposi e sei donna perdi il tuo cognome; In Italia non perdi mai la tua origine.

In Finlandia, se divorzi, anche avendo figli, continui ad avere una famiglia normale; In Italia se divorzi, non avrai mai la libertá di una volta.

In Finlandia non sanno cosa significa stare insieme in famiglia; in Italia sappiamo benissimo cosa significa stare in famiglia.

In Finlandia, dopo aver mangiato, si dice grazie e si mette il proprio piatto nella lavastoviglie; In Italia quando finisci di mangiare ti alzi e te ne vai.

In Finlandia, se hai 17anni e hai l’approvazione dei genitori, puoi andare a vivere da solo.

In Finlandia, portare tacchi, vestitini a scuola é segno di libertá. In Italia é segno di volgaritá.

In Finlandia se non hai make-up,lacca,spazzola nella tua borsa, non sei una classica studentessa finlandese. In Italia le ragazze possono permettersi di mostrare la loro vera pelle senza makeup e un leggero di capelli sporchi e spettinati dopo la sesta ora di scuola.

In Finlandia, le ragazze sono tutte uguali e perfette.

In Finlandia, il silenzio é segno di rispetto, e di empatia. In Italia é meglio essere stupidi e parlare, che stare in silenzio e non dire niente.

In Finlandia ho capito quanto sia importante parlare, di ogni cosa, per ogni cosa. In Finlandia ho imparato a capire l’importanza del contatto fisico, della bellezza di baciarsi le guance quando due persone si salutano, ho imparato a capire l’importanza del sole, l’importanza del rispetto. In Finlandia ho imparato a cambiare la mia vita.

ottobre é andato via.

Gli alberi fuori dalla mia finestra, danzano al ritmo della canzone che sto ascoltando. Mi ricordo che dicevo la stessa cosa prima di partire ma con le onde del mare e le barche, adesso invece c’é un altro paesaggio, solo giallo, verde e rosso, i tipici colori autunnali che a Napoli non avrei mai visto. La mattina, l’unica cosa colorata che puó riempire di luce i miei occhi sono solo il colore delle foglie gialle che ricoprono il marciapiede. Il cielo é sempre blu notte, i vetri della fermata del bus sono ancora gelati, fa freddo e l’unica cosa che mi riscalda sono i miei stivali e l’aria condizionata calda del bus. Quei 20 minuti di bus sono i minuti piú rilassanti della mia mattina finlandese.

Ma non voglio parlare di questo, voglio parlare della mia ultima settimana di Lokakuu, voglio parlare di tante cose, ma ho difficoltá crearne un filo logico e farvi capire qualcosa.

E´stata una settimana che non ho parlato con mia madre ospitante, é stata una piccola settimana di inferno, in cui ho pensato tanto di cambiare famiglia, ho pensato di andarmene da questa casa e non vedere piú nessuno di loro. Non mi piaceva ritornare a casa e sentire un Moi stressato, nervoso e stancante di mia madre che non mi degnava neanche di un mita kuluu. Ero stanca di mia madre che mi dava solo lavori domestici, e che nonostante li facessi erano comunque sbagliati. Io ero sbagliata, io ero quella che non faceva niente, io ero quella che non parlava. Ero arrivata a sabato in cui ero distrutta. Il mio animo insicuro non sapeva se prendere posizione e parlare, se sputarle in faccia tutto quello che pensavo di lei, se sfogare con altre persone e resistere fino a Gennaio.

Ma qualcuno ha deciso per me, e Mia,Toni e Rikhard abbiamo cominciato a parlare insieme…

Credetemi, é stato ihana (non mi piace dirlo in italiano, ma significa una sorta di “dolce” e “bello” o söpö) quando Toni mi ha abbracciato mentre piangevo e cercavo di parlarle a Mia e dirle tutto quello che volevo farle capire, che era cambiata, che quando io ero triste andavo da loro per essere felice, e adesso non potevo farlo piú.

E´stato ihana sentire che si sono preoccupati per me, ho sentito davvero calore, é stato bello abbracciarsi tutti insieme dopo aver parlato, ne avevo bisogno, perché stando qui in Finlandia, ho sempre sentito durante questi mesi un vuoto al petto, perché avevo  la necessitá di abbracciare qualcuno, ed é stato piacevole che loro abbiano sentito la mia stessa sensazione, é stato bello che abbiamo condiviso un abbraccio, un abbraccio intenso.

É stato bello piangere con Mia ed abbracciarla.

É difficile spiegare, ma sono in questi momenti di salita, in cui ti rendi conto di essere in una vera famiglia. Vedere che tuo fratello chiama sua sorella per mostrarle un giocattolo e non trovandola, chiama me. Vedere che tuo padre ospitante, prima di andare a dormire, si avvicina a te e Cora sedute sul divano, e accarezzandoci le ginocchia, ci da la buonanotte. É davvero rassicurante e bello sentire il vero affetto da persone sconosciute che sconosciute ormai non sono piú.

Perché non potrei mai dimenticare come mi hanno accolto, e nonostante i problemi, che sono una normalissima caretteristica di ogni famiglia, li voglio bene.

Aspettative

Ci vogliamo convincere che non possiamo non fare tutto nella vita o vogliamo semplicemente giustificarci che non riusciamo mai a fare niente?

Allora dimmi, quali sono le tue aspettative? Cosa sei riuscita a fare?Cosa riuscirai a fare.
Parlami delle tue difficoltá, parlami di quello che vuoi fare.
Se non lo fai, in realtá non lo volevi fare.
Credimi, non si puó ottenere cosí tanto. Credimi, basta solo volerlo.
Silenzio.

 

Giorno dopo giorno, mi chiedo… Mi sto davvero impegnando per quello che sto facendo? Penso, e penso. Purtroppo quando non puoi conoscere una risposta, la mente vaga nei pensieri piú assurdi. E Ti senti a terra, perché non sai quello che puoi realmente fare, non conosci i limiti, nessuno li conosce. Solo il futuro.

Riusciró nel finlandese?Riusciró a creare delle concrete amicizie finlandesi?
Riusciró ad essere soddisfatta di questo tempo? Del mio tempo finlandese? Riusciró?

Ama quello che hai,ma cerca l’infinito.

Sono passati i giorni e stiamo ad un mese, qualcosa dentro di me é cambiato.

Le cose migliorano sempre di piú, e la Finlandia é tutta la mia vita. La sento mia e sento che anche io le sto dando qualcosa. Stiamo trovando un equilibrio, e anche se a volte cado, lei sa farmi rialzare regalandomi qualcosa sempre di piú meraviglioso, come guardare la meraviglia di un lago che bacia la sua terra specchiandola nelle sue acque, come guardare la meraviglia di un verde che ti invade l’anima e gli occhi, come sentire l’abbraccio caldo di una sauna e il gelido freddo di un lago ghiacciato.

Ieri ero in sauna con altre ragazze, eravamo in campo, dopo esserci riscaldate in piú o meno 65 gradi di calore, siamo uscite e siamo corse a tuffarci nel lago gelido di Lammi. Ero incerta se tuffarmi o meno, avevo paura di morire, di non reggere…ma qualcosa dentro di me é cambiato, ho scacciato tutti i pensieri e sono saltata tuffandomi nella gelida acqua finlandese.

L’acqua gelida del lago ha freddato il mio corpo, i polmoni non riuscivano piú a respirare,cercavo di tornare a galla,volevo aria,volevo calore,volevo potermi muovere ma non ci riuscivo. La pelle non sentiva né piu caldo ne piú freddo. Trovo le scale, salgo,cammino guardando il cielo  il cuore a mille e la mente vuota. Tutto intorno era perfetto, avrei voluto ributtarmi e rivivere per ore quell’istante di nulla, quell’istante di pace, di perfezione, di nirvana.

Amo sentire la Finlandia cosí fortemente sulla mia pelle, mi appartiene, é mia.

La sto sentendo mia, e credetemi….é perfetta.

le cose che non riesco a dire

Vorrei parlarvi di cosí tante cose, che insieme non avrebbero un filo logico.

Vorrei parlarvi di come in questi giorni io mi stia sentendo nel posto giusto. Solo adesso riesco a immaginare una vita qui. Solo adesso riesco a rendermi conto che la mia vita italiana adesso non esiste piú.

Vorrei parlarvi di come a volte io mi senta peró in una prigione e di come ogni volta che cucino la pizza, mi vien da piangere.

Vorrei parlarvi di come ogni giorno io abbia voglia di piangere.

Vorrei parlarvi delle mie vittorie e delle mie sconfitte. Vorrei parlarvi di come mi meravigli di riuscire nei miei obiettivi.

Vorrei parlarvi delle mie paure, delle mie gioie, di ogni singola goccia di lacrima che qui sto versando; vorrei parlarvi di come io qui stia sorridendo.

Ma non ho parole in questo periodo, per esprimere ció che sento, ció che vedo, ció che amo, ció che odio.

Mi sento parte della Finlandia, mi sento un estranea. Confusione.

“La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce e dove dunque l’estraneo siete voi”

( Uno, nessuno e centomila – Pirandello)

Hell-sinki

piccolo post per descrivermi l’inferno di Helsinki di notte! ahahah

É davvero incredibile di quanto si trasformi la cittá, i giovani in delirio, alcool ovunque!

Poi comunque sono andata ad Helsinki in una serata particolare, era la notte dell’arte.

Verso notte, la gente cominciava ad urlare e sbraitare. Una ragazza vicino a Toni, my host-father, ha chiesto se avesse dell’alcool, giusto perché Toni teneva in mano una bottiglia piccola d’acqua.

Assurdo, ma fantastica

La mente.

Qualche giorno fa avevo con me tra le braccia la chitarra, ero a scuola.

Il professore ci stava insegnando un accordo e io giá conoscendolo, ho cominciato a suonare la canzone che ci aveva scritto sulla lavagna. Mi piaceva quella canzone, era da molto che non suonavo. E…non so se é stato un attimo, un secondo o un paio di minuti, ma all’improvviso é come se avessi aperto gli occhi, anche se li avevo giá aperti e mi sono accorta che ero a scuola, che ero in Finlandia e non nella stanza della mia casa italiana.

É stata una sensazione particolare che mi sta capitando tantissie volte da quando sono qui in Suomi, come se il corpo non percepisse il fatto che io sia in un altro paese, che io sia altrove. E ancora non so dirvi se é una cosa positiva o negativa per la mia mente, so solo che succede sempre. E ogni volta che ho la ferma certezza di essere in Finlandia, vorrei trasporarmi fuori da questo paese e riuscire a guardare almeno per un millesimo di secondo le persone a cui io tengo di piú in Italia, le persone che io amo.

Invece non posso, questa volta sono sola, sola con me stessa, senza aiuti, senza sicurezze, sono come un fiume senza dighe, che scava il proprio percorso per poi finire a mare.

 Sono un fiume vuole continuare a lottare. Ma é difficile, a volte penso di non avere la forza, altre volte penso che ho cosí tanta vita da vivere che posso essere piú coraggiosa. A volte mi sento dove devo stare, altre volte mi senso fuori dal mondo. Ho voglia di tornare, ma non lo faró. E non fraintendetemi con questa frase, io in fin dei conti sto bene qui. Se io volessi fermarmi a quello che adesso ho ottenuto, cose che per me, in parte sono inutili, sarei capace di campare benissimo per cinque mesi; avrei  una Paulina come exchange student non cui posso sempre uscire, una Jasmin finlandese che parla italiano con cui mi sto avvicinando, avrei il mio inglese, la mia famiglia e le mie poche materie scolastiche.

Invece, no! Voglio ottenere amicizie sempre piú forti,entrare nella cultura di questo popolo, voglio avere in possesso un buon finlandese, voglio piú materie da studiare per mettermi alla prova. Voglio poter riuscire ad ottenere una vita serena e felice, per poter essere soddisfatta delle mie conquiste.

Lukio!

“Avessimo noi scuole cosí in Italia, ci sarebbe piú voglia di andare scuola!”

questa e’ la frase con cui voglio iniziare questo post!

La scuola finlandese e’INCREDIBILE! e’ tutto cosi perfetto! e’ tutto cosi pulito, c’é rispetto per l’ambiente,per gli altri.

le materie che ho sono solo quattro per il momento: spor,arte,musica,inglese

oggi ho inziato solo con la musica, e’ statao davvero carino, abbiamo preso tutti le chitarre e abbiamo suonato un canzone, il professore cantava insieme a due ragazze, poi c’era il ragazzo con la batteria, e un’altro con il piano.

anche se non riuscivo a parlare finlandese é stato facile capire come dovevo suonare. Dopo due ore di Musica, ho conosciuto una ragazza che sapeva parlare italiano, lei ha il padre finlandese and so, sapeva fare da tramite con altre ragazze. Con jasmin, questa ragazza e altre due finlandesi di cui non so il nome ma erano simpatice e anche un exchange student polacca abbiamo pranzato insieme nella mensa. E´ stato davvero tutto piacevole!

infine sono ritornata a casa da sola con il bus, e sono rimasta soddisfatta del fatto che non mi sono persa! ahah

anyway i’ve to go! byebye